...ᵗʰᵉ ᵈᵃᵍᵘᵉʳʳᵉᵒᵗʸᵖᵉ ⁱˢ ⁿᵒᵗ ᵐᵉʳᵉˡʸ ᵃⁿ ⁱⁿˢᵗʳᵘᵐᵉⁿᵗ ʷʰⁱᶜʰ ˢᵉʳᵛᵉˢ ᵗᵒ ᵈʳᵃʷ ᴺᵃᵗᵘʳᵉ; ᵒⁿ ᵗʰᵉ ᶜᵒⁿᵗʳᵃʳʸ ⁱᵗ ⁱˢ ᵃ ᶜʰᵉᵐⁱᶜᵃˡ ᵃⁿᵈ ᵖʰʸˢⁱᶜᵃˡ ᵖʳᵒᶜᵉˢˢ ʷʰⁱᶜʰ ᵍⁱᵛᵉˢ ʰᵉʳ ᵗʰᵉ ᵖᵒʷᵉʳ ᵗᵒ ʳᵉᵖʳᵒᵈᵘᶜᵉ ʰᵉʳˢᵉˡᶠ."
⁽ᴸᵒᵘⁱˢ ᴰᵃᵍᵘᵉʳʳᵉ⁾
"Without any fear of creating something entirely different, and developing a very peculiar and sensorial genre of music, exceedingly impossible to properly categorize, Goodbye, Kings has conceived this sensational album to open a new artistic horizon, a new atmosphere of epic grandiosity, introducing a more vivacious and sober element of sonorous sensibility, that certainly has all the potential to make them the next wonderful phenomenon in the worldwide arena of the underground scene." (Merchants Of Air, Belgium)
"It’s a unique release and one which solidifies Goodbye, Kings as one of the most accomplished post-rock acts out there today." (Heavy Blog Is Heavy, USA)
#9 of the best album of 2019: "“Impalpabile e diafana, musica sfuggente che disegna arabeschi nella mente di chi - con la dovuta disposizione d'animo - vi si abbandoni. Fascinosa, suadente, inafferrabile. Come un panorama impagabile visto da una vetta che non credevi di poter raggiungere.” (
Musicmap.it)
“si assiste al "miracolo" di una musica al tempo stesso personalissima ma anche piena zeppa delle suggestioni di altri gruppi, in un continuo dialogo che non fa che arricchire "A Moon Daguerreotype". Album che, fuor di metafora, è il più classico dei (bei) viaggioni che, almeno una volta nella vita è utile intraprendere.” (
Rockit.it)
"Rimane qualcosa di misterioso e inspiegabile nel messaggio della band e ciò non è affatto un male: se il prefisso ‘post’ deve indicare sonorità che vanno oltre la norma e si spingono in una zona grigia in attesa di essere conquistata, nel caso dei Goodbye, Kings calza a pennello." (
Metalitalia.com)
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""Non siamo più abituati alle carezze che sono più forti di uno schiaffo, alla pacatezza che è più dolente di un urlo, alla delicatezza che fa più male del rumore, forse perché i sussurri e gli spazi di silenzio ci obbligano ad ascoltare la nostra stessa voce e il nostro stesso dolore. I Goodbye, Kings scavalcano con grazia l'imbarbarimento dei nostri tempi" (Rock Hard Italy)
"I Goodbye Kings ci lasciano un disco che parla di sogni e di verità, di lune e di sfumature in bianco e nero, ed un suono elegante che rilascia endorfine." (Metaleyes IYE, IT)
"“La cura maniacale dei suoni è una ulteriore dimostrazione di come A moon Daguerreotype sia una prova interessante che dimostra come la band sia ancora in movimento e alla ricerca di nuove strade da seguire. Assolutamente consigliato.” (GrindOnTheRoad)